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Nella navata destra, dalla chiusura della quale fu ricavata la Cappella della Madonna edificata da Filippo di Taranto nel XIII secolo. Vi si conservava l’immagine sacra della Vergine. Ella risalta in tutta la sua magnificenza. È una bellissima pittura, su due tavoloni di pino, della fine del sec. XIII: una delle più belle immagini di Madonne italiche. L’opera è comunemente attribuita a Montano d’Arezzo, pittore della corte angioina. Ai suoi lati s’innalzano due colonne in marmo, collocate su di un altare in commesso napoletano del 1628, con al centro una replica della Madonna. Sulla parete destra del presbiterio si trova la tela di Vincenzo Volpe L’Apparizione del Salvatore a San Guglielmo e ancora, posti nella parte superiore, quattro raffigurazioni di San Bernardo di Chiaravalle, San Ildefonso di Toledo, San Pier Damiani e San Anselmo da Aosta. Sotto la volta della navata, raffiguranti l’Assunta, l’Immacolata e Maria bambina, tre affreschi sempre del Volpe, e sul coro la splendida tela raffigurante la Natività del Signore. Sulla parete di destra, maestoso e solenne, il Monumento funebre a Ludovico D’Angiò Re di Napoli e a sua madre Caterina II di Valois e alla sorella la principessa Maria. Una nicchia in marmo, conserva le spoglie mortali dell’abate Guglielmo De Cesare. Sulla facciata del coro due lapidi rievocano la leggenda della testa della Vergine e i lavori di restauro apportati alla cappella alla fine dell’Ottocento.